Prestiti con pensione minima

I pensionati anche con pensione minima possono riuscire ad ottenere un prestito. Vediamo le principali limitazioni e le soluzioni alternative che si possono mettere in pratica.

Autore: Gino Topini
Data di ultima revisione del testo: 10 aprile 2024
Tempo di lettura stimato: 3 minuti.

Cerchi dei prestiti INPS per pensionati con pensione minima di 500 euro? In questa guida completa a questi finanziamenti che non sono accessibili a tutti perché la legge presuppone che ogni persona deve avere ogni mese, da poter spendere per la spesa, le bollette e tutto il resto, un importo pari almeno alla pensione minima, che quindi non può essere usata per finanziare un prestito personale. Questo importo viene definito una sorta di importo minimo di sopravvivenza.

Non tutti i pensionati possono ottenere un finanziamento con la loro pensione, vediamo in questa guida completa aggiornata al 2020 cosa si può fare.

Cosa sono le pensioni minime?

La pensione minima è il trattamento economico minimo necessario, previsto per legge, che tutti i pensionati devono avere per poter vivere, di mese in mese.

Per il 2024 l'importo della pensione minima è di 515,07 al mese. Questo importo è quello considerato minimo per poter vivere per tutti i pensionati.

Ne consegue che questo importo non possa essere intaccato, in nessun modo, dal rimborso delle rate di un prestito personale, neanche se ottenuto con la cessione del quinto. Di conseguenza, un prestito può essere richiesto solo dai pensionati che possono vantare un'emolumento mensile superiore alla minima.

Esempio di prestito personale, perché serve la pensione minima

Facciamo un esempio concreto di come funziona la pensione minima per i prestiti personali, in maniera da capire meglio il concetto:

  • Pensione netta mensile: 1.000
  • Importo massimo cedibile: 200 (1/5 della pensione netta). E' anche la rata mensile massima che si può pagare.
  • Pensione residua dopo il pagamento della rata: 800

Questo valore è superiore alla pensione minima, dunque si può procedere senza problemi con la cessione quinto.

Ecco, invece, un altro esempio.

  • Pensione netta mensile: 600
  • Importo teoricamente cedibile: 120 (1/5 della pensione netta)
  • Pensione residua dopo il pagamento della rata: 480

Questo importo (480 €) è inferiore rispetto alla pensione minima prevista per legge per il 2020, quindi la rata mensile viene aggiustata in maniera tale che la differenza tra la minima e il residuo non sia mai inferiore alla minima.

Per questo motivo, la rata mensile massima che si può pagare diventa: 600 (netto) 515, 07 (pensione minima) = 84,93 (rata che si può pagare, al massimo, nel rimborso della cessione del quinto).

Le conclusioni e soluzioni alternative

Come abbiamo potuto vedere, la pensione definita come minimo legale influisce in maniera importante sul calcolo di un finanziamento e sulla procedura di rimborso.

Abbiamo capito che la legge italiana considera sacra ed intoccabile la pensione legale minima, che quindi non può mai essere intaccata da alcun finanziamento, né rimborso.

Quindi, per concludere, i prestiti a pensionati che hanno la pensione minima non sono ottenibili, ma si possono provare delle alternative come il prestito vitalizio ipotecario,, che si basa sul possesso di un immobile di proprietà che viene dato a garanzia.

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