Prestiti per pensionati INPS e ex-INPDAP. Vediamone i grandi vantaggi e condizioni economiche e come poterli ottenere.
Se sei alla ricerca di informazioni aggiornate sui prestiti per pensionati INPS o ex-INPDAP? Continua a leggere, perché ti forniamo una guida completa a questo tipo di prestito.
La cessione del quinto della pensione è il tipico prestito per pensionati, ex dipendenti privati o pubblici, concesso dalle società finanziarie a tutti coloro che hanno una pensione di anzianità, di solito a condizioni più vantaggiose rispetto ad altre soluzioni di prestiti personali.
Si tratta di tipologie di prestiti che possono essere concesse in maniera agevole sia ai pensionati privati che ai pensionati pubblici, con grandi vantaggi e tassi di interesse decisamente convenienti.
Come funziona? Come si chiede?
Quando si parla di cessione del quinto della pensione uno dei limiti maggiori che si potrebbe riscontrare è quello dell'età del pensionato. Solitamente il limite massimo è di 75 anni non compiuti al momento del pagamento dell'ultima rata, ma dato che la legge non prevede nulla in merito, le società finanziarie possono tranquillamente concedere finanziamenti anche a persone più anziane. Si parla, in questo caso, di prestiti per pensionati fino a 80 anni o fino a 90 anni.
Per chi ha fino a 80 o anche di più, ci sono ancora delle possibilità di richiesta di finanziamento.
Gli 80 anni devono non essere compiuti nel giorno del pagamento dell'ultima rata del finanziamento. Dato che i rischi per la finanziaria possono essere più elevati di solito si applicano degli interessi più elevati.
Tali prestiti a pensionati ultraottantenni sono anche coperti (cosa che, però, accade con tutte le soluzioni di finanziamento, da un'assicurazione che ha lo scopo sia di proteggere la finanziaria che concede il finanziamento, sia di dare una protezione alla famiglia del debitore nel malaugurato caso in cui egli venga a mancare e il finanziamento non sia ancora stato rimborsato al 100%.
> Prestiti per pensionati fino a 80 anni e oltre
Diciamo che non esiste una somma massima che posso richiedere in qualità di prestiti per anziani.
Molto dipende dalla rata mensile che ci si può permettere di pagare. Il calcolo della stessa è molto semplice e veloce e va fatto considerando la pensione minima, che al momento in cui scriviamo è 501,98 al mese per il 2020).
Per fare il calcolo rata della cessione del quinto, bisogna partire dalla pensione netta e calcolare il 20% (1/5 della pensione netta). Tale importo rappresenta la rata mensile massima che si può rimborsare, ma solo a condizione che la differenza tra la pensione netta e tale rata mensile massima sia superiore alla pensione minima prevista per legge.
Ecco anche un altro esempio di calcolo della rata:
Come si può vedere, la pensione minima è sempre salvaguardata e non può essere in alcun modo intaccata.
Leggi anche il nostro testo specifico su come calcolare la quota cedibile per la cessione del quinto della pensione.
Tieni presente inoltre che la rata comprende tutti i costi accessori, i costi assicurativi per rischio vita ed impiego, oltre che la quota capitale e la quota interessi.
Solitamente non occorre fornire nessuna garanzia aggiuntiva per poter avere accesso a questo tipo di finanziamento, dato che è sufficiente il cedolino della pensione e la comunicazione di cedibilità, ovvero un documento rilasciato dalla sede locale della propria INPS in cui si attesta la somma massima che si può pagare come rata mensile.
Ecco una delle domande più interessanti che solitamente i pensionati fanno e si fanno. Diciamo che, in generale, tutti i pensionati INPS e ex-INPDAP possono fare domanda di prestiti per pensionati con la cessione del quinto, che sia ex-dipendenti privati, pubblici o ministeriali.
Sono esclusi, invece, le seguenti forme di pensione o assegni:
Leggi l'elenco delle pensioni escluse dalla cessione del quinto.
Quando si parla di pensionati invalidi diciamo che, di solito, la condizione di invalidità di per sé non consente di accedere al prestito a pensionati "classico".
Questo non significa che i pensionati invalidi civili non possano accedere ad un prestito a patto che la pensione permetta di rimborsare le rate. In questo caso la pensione di invalidità deve essere considerata alla stregua di qualunque altra entrata.
Supponiamo che un soggetto abbia una pensione da invalido civile di 1.000 ? al mese, la rata mensile può arrivare anche tranquillamente a 300 ? - 400 ?, a seconda delle altre spese che si hanno intorno.
In questo caso la rata massima che si può pagare dipende da banca a banca e non è soggetta a nessuna imposizione di legge (come invece accade per la cessione del quinto della pensione).
Per approfondimenti, leggi il nostro articolo sui prestiti agevolati per invalidi civili.
Se dovessi aver avuto problemi in passato e dovessi essere stato segnalato come cattivo pagatore, i prestiti pensionati rimangono comunque una soluzione percorribile. Grazie alla sicurezza della pensione pubblica, che viene pagata a tutti coloro che sono stati dipendenti statali o pubblici, sarà in ogni possibile un finanziamento a tassi convenienti.
A seconda della società finanziaria presso cui ci si rivolge (abbiamo capito che sono più di una) potrebbe variare l'età massima entro la quale dover pagare l'ultima rata del finanziamento: solitamente è possibile farlo fino a 75 o a 80 anni, anche se, come detto in apertura, a volte si può riuscire ad allungare la durata del rimborso fino a 90 anni.
E' da tenere presente che maggiore è l'età del debitore al momento del pagamento dell'ultima rata, più alto sarà il tasso di interesse applicato al finanziamento.
Solitamente questi prestiti sono concessi secondo la modalità della cessione del quinto della pensione. Praticamente, la rata mensile che viene pagata ha un importo massimo pari ad 1/5 della propria pensione netta.
Tale rata viene versata dal proprio ente pensionistico direttamente alla società finanziaria, in maniera che tu non hai bisogno di ricordarti di nulla.
Relativamente alla cessione della pensione, c'è un limite imposto dalla legge italiana in merito alla pensione minima. Vediamo tutto con un esempio, in maniera da chiarire meglio.
La pensione minima che un pensionato deve avere, ogni mese, è di 501,98 euro. Dunque, l'importo della propria pensione netta, meno quello della rata della cessione, non può essere inferiore a questo importo minimo.
Dalla fine del 2011 (con il decreto legge 201 del 6 dicembre 2011 per la precisione) l'INPDAP, acronimo di Istituto nazionale di previdenza e assistenza per i dipendenti dell'amministrazione pubblica, ha smesso di esistere e tutte le sue funzionalità sono state accorpate nell'INPS.
Fino a che esisteva, l'ente si preoccupava della previdenza per i lavoratori del comparto pubblico, dando ad essi anche dei prestiti (noti come prestiti INPDAP) a condizioni particolarmente vantaggiose da ogni punto di vista. Oggi si parla di prestiti per pensionati ex-INPDAP ed essi rientrano nelle caratteristiche classiche dei prestiti per pensionati, come visto fino ad ora.
Scopriamo i prestiti per pensionati INPS di Banca Intesa Sanpaolo, per tutti i pensionati aventi una pensione di anzianità. Fino a 75.000 euro e una rata mensile che parte da 80 euro.
Un elenco completo ed esauriente delle pensioni che sono escluse dalla possibilità di fare richiesta di cessione del quinto della pensione.
Si può fare domanda di prestiti per pensionati fino a 80 anni? Che possibilità ci sono di ottenere un finanziamento per gli over 80 e 85, fino a 90?
Guida ai prestiti con cessione del quinto di BNL Banca, per i pensionati che hanno bisogno di un finanziamento per poter acquistare ciò di cui hanno più bisogno o per aiutare dei parenti.
Guida ai Prestiti per pensionati con pensione minima ? Che cosa si può ottenere nel 2020 e che soluzioni alternative ci sono per avere credito? Leggi ora.
Guida ai Prestiti per pensionati invalidi civili INPS: chi li può chiedere, come fare e migliori banche e finanziarie per preventivo.