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Cessione del quinto dello stipendio

Cessione del quinto dello stipendio, un prestito personale veramente comodo, conveniente e sicuro

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La cessione del quinto dello stipendio è il classico prestito che viene richiesto dai lavoratori dipendenti. E' un finanziamento che le società finanziarie e le banche concedono senza particolari problemi, in virtù del fatto che chi ne fa richiesta può fornire delle interessanti garanzie, rappresentate sia dal suo stipendio che dal TFR, il Trattamento di Fine Rapporto, sul quale l'ente creditore si andrà a rifare in caso di insolvenza.

Come funziona la cessione del quinto

La cessione del quinto dello stipendio è regolata dal D.P.R. numero 180 del 5 gennaio 1950 e prevede la possibilità, per il lavoratore, di richiedere un finanziamento nel quale la rata massima da poter rimborsare ogni mese è pari ad 1/5 del proprio stipendio netto.

La somma massima richiedibile viene calcolata in conseguenza di tale rata massima, considerando anche che la durata ultima di rimborso per questo finanziamento è di 120 mesi, ovvero 10 anni.

Per tutta la durata del finanziamento, la rata rimane fissa, così come il tasso di interesse di riferimento.

Il rimborso della cessione del quinto dello stipendio avviene tramite trattenuta sullo stipendio, effettuata dal datore di lavoro, il quale si andrà ad occupare anche del versamento della stessa somma di denaro presso la società finanziaria, in qualità di rimborso del prestito del suo dipendente. La legge non prevede possibilità di rifiuto da parte del datore di lavoro, che dunque deve ?accollarsi? questo onere. Diverso invece nel caso in cui il dipendente richiesta un doppio quinto, o prestito delega, sul quale il datore di lavoro ha facoltà di parola.

Attenzione al fatto che il datore di lavoro, pur essendo colui che in prima persona si occupa della trattenuta dalla busta paga e del versamento della somma stessa alla società finanziaria, non risponde in caso di mancato pagamento delle rate, nel senso che sarà sempre il debitore principale (dunque il lavoratore subordinato) ad essere soggetto all'iscrizione nel registro dei cattivi pagatori, con tutto quello che ne consegue.

Quando termina la cessione del quinto?

Solitamente, la cessione del quinto termina alla scadenza del prestito stesso, che abbiamo visto essere di 120 mesi al massimo. Per tutti i lavoratori dipendenti, tranne quelli ministeriali, tale data di scadenza deve coincidere con quella del pensionamento. In questo senso, la durata della cessione non può andare oltre la data in cui si è lavoratori attivi.

I dipendenti ministeriali, una volta sopraggiunta l'età della pensione, nel caso in cui avessero la cessione del quinto ancora in sospeso, possono decidere se estinguerla oppure se farla diventare una cessione del quinto della pensione.

Cessione del quinto, chi la richiede

Tutti coloro che hanno un lavoro dipendente possono richiedere questo tipo di finanziamento, a partire dai lavoratori del settore privato fino a quelli del settore pubblico, così come i dipendenti ministeriali o i lavoratori a tempo determinato. Si tratta di un prestito che può venire incontro alle necessità economiche di tutti.

Di solito la società finanziaria o la banca richiedono un periodo minimo di anzianità lavorativa, che varia a seconda del tipo di azienda o di ente presso cui si lavora. Ad esempio, per i dipendenti di aziende private, di solito sono richiesti almeno 6 mesi di anzianità, mentre per chi lavora in un ente pubblico, potrebbero esserne sufficienti solo 3. Addirittura, per chi lavora nell'Arma dei Carabinieri, non è prevista nessuna anzianità minima obbligatoria (dunque è possibile richiedere il prestito anche per i carabinieri neo assunti) a condizione che si sia un carabiniere di ruolo.

Cessione del quinto per i dipendenti pubblici e ministeriali

La cessione del quinto per i dipendenti pubblici e ministeriali può essere richiesta, nello specifico, da tutti coloro che lavorano per un ente pubblico o statale, come ad esempio una scuola o il ministero. Grazie a delle convenzioni che sono solitamente sottoscritte tra le società finanziarie e l'ente stesso, solitamente i suoi dipendenti possono avere accesso a dei finanziamenti con delle condizioni economiche più vantaggiose rispetto a quelle previste per chi è un lavoratore privato. Per avere maggiori informazioni, ti invitiamo a leggere i prestiti per dipendenti pubblici e ministeriali.

Cessione del quinto per i dipendenti privati

Per chi lavora come dipendente privato, spesso la cessione del quinto è la migliore soluzione per avere accesso al finanziamento. Le condizioni del prestito sono di solito migliori rispetto a quelle dei prestiti personali che vengono concessi, ad esempio, agli autonomi, per la motivazione che i rischi di insolvenza per la banca o per la finanziaria sono minori, il che spinge queste aziende ad offrire delle condizioni più vantaggiose, che si traducono in tassi di interesse inferiori. Per poterne sapere di più, vai alla sezione dei prestiti per dipendenti privati.

Cessione del quinto per i lavoratori a tempo determinato

Sebbene per chi ha un contratto di lavoro a tempo determinato potrebbe essere difficile ottenere un prestito personale, la cessione del quinto dello stipendio potrebbe essere richiesta anche da chi ha un contratto a tempo determinato. La condizione fondamentale, in questo caso, è la durata del finanziamento, che non può in alcun modo superare quella del contratto di lavoro. Ad esempio, se si ha un contratto della durata di 3 anni, anche la durata massima della cessione non può eccedere questo arco temporale. Approfondisci leggendo i prestiti a tempo determinato.

Cessione del quinto per i cattivi pagatori e per i protestati

La cessione del quinto è un prestito che può essere richiesto tranquillamente anche da coloro che hanno avuto dei problemi finanziari in passato e che oggi sono segnalati come cattivi pagatori oppure sono stati protestati.

Data la elevata sicurezza di questo finanziamento, solitamente le società finanziarie consentono anche ai cattivi pagatori e ai protestati di fare domanda di cessione. L'unica differenza potrebbe stare nelle condizioni del prestito, che potrebbero essere leggermente più gravose rispetto alla cessione concessa a chi non ha mai avuto problemi di credito in passato. Le modalità di rimborso e la durata rimangono esattamente le stesse, così come le finalità per le quali è possibile richiedere la cessione. Scopri di più leggendo i prestiti per cattivi pagatori.

Cosa si acquista con la cessione del quinto?

Praticamente tutto quello di cui si ha bisogno, da un'auto fino agli studi per i figli, oppure anche finanziare una cerimonia. Le finalità sono praticamente "infinite". Questo prestito rientra infatti tra quelli non finalizzati, il che significa che possono essere richiesti per qualunque scopo e senza doverne dare motivazione alla finanziaria o alla banca.

Le finalità della cessione del quinto dello stipendio sono dunque varie e diverse. Nel momento in cui chiedi il prestito non devi fornire alcuna giustificazione in merito, sono infatti dei prestiti non finalizzati. Per questo motivo potrai acquistare qualunque cosa di cui abbia bisogno oppure affrontare qualunque spesa necessaria. La cessione del quinto è dunque la miglior soluzione per tutti coloro che lavorano come dipendenti, sia nel settore pubblico che in quello privato, e hanno bisogno di una somma di denaro, per qualunque motivazione.

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Autore: Gino Topini

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